domenica 24 maggio 2015

VISITARE LEGNANO

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La chiesa principale della città è la basilica romana minore intitolata a San Magno. Venne realizzata nei primi decenni del XVI secolo probabilmente da Giovanni Amadeo o da suoi seguaci, grazie al patrocinio delle famiglie Lampugnani e Vismara. Prima della Basilica, la comunità legnanese faceva riferimento alla chiesa di San Salvatore. Tra gli arredi della Basilica si segnala un altare di Bernardino Luini abbozzato, probabilmente, dal Bramante, ma più verosimilmente da Giovanni Amadeo.

Il Santuario fu intitolato alla Madonna delle Grazie nel 1610 per un miracolo nei confronti di tre ragazzi sordomuti. Sorge dove un tempo c'era una piccola cappella del XVI secolo.

Il Santuario di Santa Teresa del Bambin Gesù è una chiesa-santuario dei Carmelitani Scalzi. Posata la prima pietra il 2 ottobre 1931, fu consacrata il 13 settembre 1933 dal Cardinale Schuster. È parrocchiale dal 1964.
La Chiesa del Beato Cardinale Ferrari ultimata nel 1989 serve la decima parrocchia della città, e sorge nel quartiere Mazzafame. È dedicata all’Arcivescovo di Milano Andrea Ferrari.
La Chiesa di Sant'Ambrogio è la più antica chiesa della città. La cappella su cui fu poi costruito l'edificio era dedicato a San Nazaro. È stata dedicata a Sant'Ambrogio Arcivescovo di Milano, tra il 374 e il 397. La prima citazione di una chiesa dedicata a Sant'Ambrogio a Legnano è contenuta in un documento del 1389 scritto da Goffredo da Bussero.

La Chiesa dedicata a San Bernardino da Siena consacrata nel XVII secolo, è stata costruita sui rovine di un antico oratorio su proposta di Carlo Borromeo. Le prime tracce su documenti risalgono al 1650.
La Chiesa della Madonnina dei Ronchi fu costruita nel 1641 dopo che un discendente di Oldrado Lampugnani diede il permesso di trasformare la cappella di famiglia in chiesa. Si trova in corso Sempione.
La Chiesa di San Domenico:l’idea originale prevedeva la costruzione, sull’area dove sorge la chiesa, di una conceria. Un sacerdote si oppose al piano e fece cominciare i lavori nell'aprile del 1900. È stata dedicata a San Domenico di Guzmán.

La storia della chiesa di Sant’Erasmo è legata all'ospizio probabilmente fondato da Bonvesin de la Riva, poeta e scrittore lombardo del XIII secolo. È stata consacrata a Sant'Erasmo e aperta al culto nel 1490.

La chiesa dedicata ai Re Magi, è riferimento del quartiere della Olmina e la sua costruzione risale all’inizio del XVIII secolo. Sorge nei pressi di cascine conosciute in dialetto legnanese come casina dul Mina, dal nome del padrone, in seguito diventate in italiano "Cascina Olmina".
La Chiesa di Santa Maria Maddalena è stata costruita nel 1728 per dare al quartiere della Ponzella una chiesa. Fu l’edificio religioso di riferimento della comunità fino al 1975 quando fu consacrata la Chiesa di San Giovanni Battista.
La Chiesa di Santa Maria del Priorato era la chiesa di un monastero ora non più esistente, il Convento degli Umiliati. È stata aperta al culto fino al XVII secolo. Cessò le sue funzioni nel 1825, e fu demolita nel 1953 per la costruzione della Galleria della città, prospiciente piazza San Magno.

L’odierna chiesa di San Martino è del XV secolo, ma un edificio intitolato allo stesso Santo era presente nell'elenco lasciato dallo storico Goffredo da Bussero, datato 1389. La chiesa è quindi un edificio rifacimento di un altro ben più antico.
La Chiesa dei Santi Martiri ultimata nel 1910 è diventata chiesa parrocchiale nel 1912 ed è dedicata ai Santi Sisinnio, Martirio ed Alessandro. È anche legata al palio dato che la contrada ”La Flora” fa riferimento a questo edificio.
La Parrocchia di San Paolo si trova in un recente quartiere della città del Carroccio. Fu costruita con un prefabbricato provvisorio nel 1970 e completata successivamente. La sua costruzione fu resa necessaria per l’espansione urbanistica del rione Ponzella.

La Chiesa di San Pietro consacrata e intitolata il 27 settembre 1997 è riferimento del quartiere della Canazza, e fa capo ad una parrocchia della città.

Le prime notizie documentate della chiesa di Santa Rita (o "della prificazione") risalgono al 1584, quando il cardinal Carlo Borromeo la elevò a edificio religioso di riferimento per il quartiere di Legnarello. Il 13 agosto 1898 il cardinal Ferrari la eresse a parrocchiale, funzione che ebbe fino al 1902, quando fu inaugurata la nuova Chiesa del Santo Redentore.

La Chiesa del SS. Redentore è stata inaugurata nel 1902 a Legnarello, quartiere della città. Prima di questa chiesa la comunità religiosa del rione fece riferimento dal 1603 alla piccola chiesa di Santa Maria della Purificazione (oggi conosciuta come chiesa di Santa Rita).

Il Santuario della Vergine degli orfani è annesso al villaggio dell'Opera Mater Orphanorum. Il 20 settembre 1951 poteva infatti essere inaugurata la prima costruzione del villaggio dell'Opera Mater Orphanorum istituita, che si prefigge di ospitare ed aiutare le fanciulle orfane. La prima pietra fu posta il 26 settembre 1954. È stato la prima una chiesa in Italia dedicata alla Beata Vergine madre degli orfani.

La Chiesa di San Giuseppe fu costruita, oltre per le esigenza della comunità, anche dare una chiesa ad un vicino convento di suore carmelitane scalze. Nel 1950 iniziarono i lavori e due anni dopo fu consacrata.

La Chiesa di San Giovanni Battista è la chiesa più recente della città del Carroccio ed ha stile architettonico moderno. La prima pietra è stata posta nel 1971, ma i lavori non sono mai stati portati a termine. La prima messa è stata celebrata il 5 ottobre 1975. Il campanile è stato costruito nel 1985.

La Chiesa Santa Teresa d'Avila si trova nel quartiere Mazzafame fu edificata insieme con quella della Ponzella e dell’Olmina negli anni che vanno dal 1728 al 1779. È un oratorio di piccole dimensioni (m.11 x 5,5), e gli esterni sono a semplice intonaco, per nascondere il sasso misto ai mattoni. Unica opera degna di menzione conservata all'interno è un crocifisso ligneo, opera di artigianato tirolese dell’inizio ‘800. Un altro crocifisso processionale vi è conservato,serviva per le Rogazioni (le processioni nei campi alla fine della Primavera). Riporta sul retro una serie di date e di firme: evidentemente le date delle processioni e le firme di chi lo portò in processione.

Il convento di Sant'Angelo fu costruito tra il 1468 ed il 1471 ed ospitava 27 frati francescani. Il nome originario del convento era "Santa Maria degli Angioli", in seguito modificato in convento di Sant'Angelo. Fu soppresso all'inizio del XIX secolo da Napoleone Bonaparte. Ad esso era connessa una chiesa, che venne costruita tra il 1668 ed 1689 in stile medioevale. Il tempio fu poi arricchito con opere in stile barocco. La chiesa fu abbattuta alla fine del XIX secolo. Successivamente il monastero fu arricchito da una scuola di filosofia, da una ricca biblioteca e da un refettorio. Nel 1896 il monastero di Sant'Angelo fu convertito in scuola elementare. Il plesso scolastico fu poi demolito e ricostruito nel 1967.

La prima citazione documentata del convento degli Umiliati risale al 1398. Nel complesso fu edificato anche un piccolo ospedale che serviva come infermeria per i meno abbienti. Era conosciuto come Ospedale di Santa Maria ed è citato nel Liber Seminarii Mediolanensi, che è un documento che descrive la situazione religiosa della diocesi di Milano alla fine XV secolo . Ospitava da cinque ad otto religiosi della confraternita degli Umiliati. Annessa al monastero era stata costruita la chiesa di Santa Maria del Priorato. Il convento e gli edifici annessi furono demoliti nel 1953 per poter permettere la costruzione della Galleria di piazza San Magno.

Le tracce più antiche di sepolture trovate a Legnano sono delle necropoli di epoca preistorica. I resti di un primo vero e proprio cimitero, inteso nel senso moderno del termine, sono però di epoca romana, e si tratta di inumazioni rinvenute nella periferia ovest della città.
Con la costruzione dei primi edifici cristiani, si iniziò a seppellire i morti nei pressi dei templi. Più precisamente i nobili erano inumati all'interno del perimetro delle chiese, mentre defunti del popolo erano sepolti in fosse comuni al di fuori degli edifici. Nel medioevo i templi legnanesi che erano maggiormente interessati al fenomeno erano la chiesa di San Martino, la chiesa di Sant'Ambrogio e soprattutto la chiesa di San Salvatore, cioè l'edificio religioso che si trovava dove ora sorge la basilica di San Magno ed a cui la comunità legnanese faceva riferimento prima della costruzione della Basilica. Quest'ultimo camposanto era ubicato nell'odierna piazza San Magno, e continuò ad essere adoperato anche dopo la costruzione della Basilica. Successivamente fu realizzata una grande stanza sotterranea dove venivano inumati i defunti. Era conosciuto come "il foppone" e fu utilizzato fino al 1808.

Infatti, dopo una disposizione dell'imperatore Giuseppe II emanata nel 1786 che vietava l'uso delle fosse comuni, la comunità legnanesi fu obbligata a dotarsi di un nuovo cimitero fuori dal centro abitato. Questo camposanto aveva una superficie iniziale di 3.000 m², successivamente aumentati a 5.500 m², e si trovava nell'area ora occupata dalle scuole Bonvesin della Riva, vicino al Santuario della Madonna delle Grazie. Tra il 1808 ed il 1898 accolse le spoglie di 21.896 legnanesi.

A causa dell'incremento di popolazione di fine XIX secolo, l'Amministrazione comunale di Legnano decise di costruire un nuovo cimitero, poiché quello vecchio non poteva più essere ingrandito per via delle strade e delle abitazioni che sorgevano intorno. L'odierno cimitero monumentale fu inaugurato il 24 luglio 1898, ed aveva una superficie di 18.942 m². Fu successivamente ampliato nel 1907 fino ad una superficie di 50.000 m². In esso riposano, tra le altre, le spoglie di Mauro Venegoni, un esponente della resistenza legnanese vittima dei nazi-fascisti, e Gianfranco Ferré, uno dei più famosi stilisti italiani.

Legnano è anche dotata di un cimitero parco, di epoca più recente, che si trova alle porte della città. La sua costruzione fu decisa negli anni sessanta poiché il cimitero monumentale era divenuto insufficiente per le esigenze della comunità. È stato inaugurato il 15 luglio 1979, ed ha una superficie di 60.000 m².
La maggioranza della popolazione è cattolica. L'immigrazione di cittadini comunitari ed extra-comunitari ha portato all'insediamento di minoranze di musulmane e ortodosse.

Nel comune sono presenti 9 parrocchie cattoliche che appartengono all'Arcidiocesi di Milano. Quelle che hanno le più antiche chiese parrocchiali sono San Magno e Sant'Ambrogio. In quest'ultima si celebra una delle poche messe in rito ambrosiano antico.

Vi è in città una piccola comunità protestante pentecostale.

Il castello Visconteo (o "castello di San Giorgio") è conosciuto come Castrum Sancti Georgi (Castello di San Giorgio) fin dal XIII secolo, e sorge su un'isola del fiume Olona. La fortificazione è sorta su un convento di Regolari Agostiniani e comprende una chiesetta dedicata a San Giorgio, la cui presenza è documentata fin dal 1231. Tra il 1261 e il 1273 i Torriani costruirono le due ali a destra e a sinistra della torre originaria, che furono inglobate successivamente nella fortificazione. Il castello di San Giorgio è stato di proprietà dei Visconti fino al 1437, quando l'ultimo signore della dinastia che dominava Milano, Filippo Maria, lo assegnò in dono al fedele Oldrado Lampugnani. Nel 1445 Oldrado ottenne il permesso per la fortificazione dell'edificio con torri, mura, fossato e ponte levatoio. Il castello di San Giorgio è stato di proprietà di varie famiglie nobiliari fino al 1973, quando è stato acquistato dal comune di Legnano. Dopo secoli di degrado ed incuria, è stato ristrutturato e riaperto al pubblico nel 2005. La presenza di un castello a Legnano è collegata alla funzione strategica che ebbe la città del Carroccio dal Medioevo al XVI secolo. Legnano si trovava infatti lungo un'importante via di comunicazione che proveniva dalla valle Olona e che collegava Milano al nord ovest della Lombardia. La difesa di Legnano era importante perché una sua eventuale conquista poteva consentire ai nemici di Milano di accedere al contado milanese nord-occidentale e di puntare sul capoluogo meneghino. Fino al XIII secolo il bastione militare a difesa del contado era il castello dei Cotta, che sorgeva nella stessa area dove ora sono situati palazzo Leone da Perego e la Galleria INA.

Il museo civico "Guido Sutermeister" è in corso Garibaldi, 225. Conserva, in particolare, materiale archeologico frutto del lavoro eseguito dall'ing. Guido Sutermeister tra il 1925 e il 1964. Le collezioni si sono poi arricchite con materiale giunto al Museo da scavi della Soprintendenza Archeologica della Lombardia e da donazioni di privati. I reperti provano la presenza di una civiltà nella lungo le sponde dell'Olona fin dall'età del bronzo. L'edificio che ospita il museo, costruito nel 1928, si rifà ad una villa del XV secolo appartenuta ad una delle famiglie nobili di Legnano, i Lampugnani. Il palazzo originale, che si trovava tra la statale del Sempione e l'Olona, più o meno presso Largo Tosi, è stato demolito nel 1927.


Palazzo Leone da Perego è a pochi passi dalla Basilica dedicata a San Magno e possiede due entrate, una in via Magenta e l'altra in via Girardelli. È sorto sui resti di un precedente edificio medioevale. All'inizio del XIII secolo diventò nobile residenza estiva e conobbe un periodo di splendore che si protrarrà sino alla fine del XV secolo. Riedificato nel 1897, nel 1973 la parte conosciuta come palazzo Visconti fu trasformata prima in sala conferenze e successivamente in cinema. La restante parte, dopo essere stata adibita a scuola materna, è dal 2001 area espositiva e rappresenta uno dei cuori pulsanti della cultura legnanese.

Di grande interesse storico è anche la Torre Colombera, che è l'unica costruzione giunta sino a noi della Legnano quattrocentesca.Si trova in corso Garibaldi angolo via Gigante ed è inglobata in una corte lombarda che sorge tra corso Garibaldi e via Del Gigante, nei pressi della chiesa di San Domenico. Conosciuta anche come "La Colombera", deve il suo nome ad uno degli impieghi che nel passato erano svolti in strutture simili, vale a dire l'allevamento dei colombi. Venne edificata a metà del XV secolo come casa di caccia della famiglia nobiliare dei Lampugnani

Rilevante da un punto di vista storico ed artistico è anche palazzo Malinverni, che è la sede del municipio. Costruito tra il 1908 ed il 1909, coniuga allo stile medioevale a elementi liberty e neorinascimentali. Di notevole interesse storico è anche Palazzo Italia, che originariamente era destinato a Casa del Littorio e che venne costruito nel 1929 su progetto di Cesare Giulini.

In via Giovanni Giolitti è presente un palazzo conosciuto come "grattacielo di Legnano", che venne disegnato nei primi anni sessanta dall'architetto Luigi Caccia Dominioni.

Il Cotonificio Cantoni è stato uno stabilimento appartenente all'omonima azienda tessile italiana attiva fra il 1830 ed il 2004. Fu il primo cotonificio ad avere la ragione sociale di S.p.A. (1872).

Il primo nucleo della futura azienda è stata una filatura aperta il 2 ottobre 1830 da Camillo Borgomanero. Nel 1855 la Cantoni fu la sola impresa della Lombardia a prendere parte all'Esposizione Universale di Parigi. L'opificio legnanese chiuse l'attività nel 1985.

I padiglioni sono stati demoliti all'inizio del XXI secolo per la realizzazione di un parco pubblico, di un centro commerciale e di abitazioni. Le uniche parti conservate sono le facciate dei padiglioni per la lavorazione dei velluti, inaugurati nel 1931, che si affacciano su corso Sempione. Importanti dal punto di vista storico ed architettonico sono anche l'ex Cotonificio Bernocchi, la Manifattura di Legnano e la palazzina uffici della De Angeli-Frua. Di interesse è anche in nucleo originario delle Officine Meccaniche Franco Tosi, che è stato realizzato a inizio Novecento.

In piazza Monumento (vicino alla stazione ferroviaria) è situata la statua dedicata al Guerriero di Legnano, che è stata inaugurata nel 1900. L'iconografia del monumento è stata in seguito utilizzata come logo dalle biciclette Legnano, dalla squadra di calcio della città, dal Corpo Bandistico Legnanese e dal partito politico Lega Nord.

Il monumento Ai Caduti sul lavoro realizzato da Gianluigi Bennati per l'Associazione nazionale fra lavoratori mutilati e invalidi del lavoro venne posizionato nel 1984 in Corso Italia a Legnano.

Il monumento a Felice Musazzi, uno dei fondatori della storica compagnia teatrale I Legnanesi si trova invece in via Gilardelli e ritrae il volto della Teresa, il personaggio da lui interpretato, e alcune citazioni celebri dei suoi spettacoli.

Nel 2009 sono state collocate in diversi punti della città alcune opere dell'artista Aligi Sassu. Le statue sono quattro: Cavalli innamorati (in bronzo), Cavallo imbizzarrito (in bronzo), Grande cavallo impennato (in vetroresina) e Nuredduna (in vetroresina).
In origine il Legnanese era caratterizzato dalla crescita spontanea soltanto di cespugli, data la bassa fertilità del terreno (in Lombardia questo tipo di habitat è conosciuto come groana). Nel corso dei secoli, grazie al lavoro di fertilizzazione ad opera dei contadini e alla costruzione di canali artificiali, è stato possibile rendere coltivabile il terreno. Un tempo, infatti, vaste aree erano coltivate e la flora delle zone boscose era composta prevalentemente da farnie, carpini, castagni, noccioli, platani, frassini, querce, pioppi, olmi, aceri ed ontani.

Per l'allevamento dei bachi da seta fu introdotto il gelso anche se oggi, a causa di malattie che falcidiarono la pianta, la specie risulta praticamente scomparsa. Tra il XIX ed il XX secolo fu introdotta la robinia per consolidare le massicciate stradali e ferroviarie[111]. Grazie alla sua rapida velocità di crescita, la pianta risolse anche il problema, soprattutto durante le guerre, della legna da ardere. Oggi questa pianta infestante caratterizza la natura legnanese.

Il più grande parco legnanese è il Parco dei mulini, che occupa una superficie di 500 ettari distribuiti nei comuni di Legnano, Canegrate, San Vittore Olona, Parabiago e Nerviano. Nell'area interessata, lungo il fiume, sorgono ancora oggi sei mulini. Si tratta dei mulini Meraviglia (già Melzi Salazar), Cozzi, Cornaggia (lungo l'Olona, adiacente al Parco comunale del castello di Legnano), De Toffol, Montoli di San Vittore Olona, Galletto di Canegrate ed un altro a valle di Nerviano. L'unico ancora funzionante è il mulino Meraviglia a San Vittore Olona, che è anche il più antico tra quelli che sono giunti sino a noi, dato che sarebbe stato costruito nel XIV secolo.

Parte integrante del Parco dei mulini è il Parco locale del bosco di Legnano o Parco Castello: nato negli anni settanta, è situato accanto al Castello di San Giorgio, al confine con i comuni di Canegrate e San Vittore Olona. Nel periodo della sua costituzione, i rimboschimenti non erano effettuati basandosi su criteri specifici di salvaguardia del paesaggio locale e dunque l'area protetta annovera perlopiù piante non autoctone; per questa ragione, il parco è ricco di conifere. A partire dal 1981 è stato creato all'interno del parco un sistema di laghetti e paludi di circa mezzo ettaro di superficie, che sono alimentati da acque di falda con lo scopo di fornire un ambiente favorevole alla vita di pesci e uccelli acquatici. Tra i pesci sono presenti lucci e carpe, oltre ad altre specie.

Il Parco Alto Milanese è situato a nord del comune al confine con Castellanza e Busto Arsizio. È sorto per la salvaguardia degli aspetti naturali (flora e fauna) e lavorativi (agricoltura e allevamento) tipici della zona in questione. Ha anche funzione di polmone verde per la popolazione. Con i suoi 178 ettari, si tratta della più grande area verde del territorio comunale.

Da segnalare anche il parco Bosco dei Ronchi, che si estende interamente all'interno dei confini cittadini per circa 26 ettari, al cui interno si trova anche il Parco ex-ILA. Istituito nel 1992, è situato nel quartiere Canazza, a est della città. Degno di nota è anche il Bosco 1993, che si trova all'angolo tra via Sabotino e via Massimo D'Azeglio. Tale area verde, che è stata creata 18 dicembre 1994 in conformità alla legge 113/92, ha la particolarità di avere un albero per ognuno dei 469 bambini nati nell'anno 1993.

Nel comune ha sede l'associazione culturale senza fini di lucro Famiglia Legnanese. Uno dei primi e più importanti scopi raggiunti dall'associazione fu quello di ripristinare, a partire dal mese di maggio del 1952, il Palio di Legnano. Infatti, la manifestazione, creata nel 1935, era stata interrotta dopo l'edizione del 1939 a causa degli eventi bellici.

La più antica scuola pubblica a Legnano venne fondata presso la chiesa di Sant'Ambrogio nel 1570 per volere di Carlo Borromeo. Fino alla prima metà del XVIII secolo l'istruzione fu praticata da privati, principalmente religiosi, che la esercitavano su un'esigua minoranza di legnanesi senza dipendere dall'autorità comunale. Era comunque un'istruzione che forniva solamente i rudimenti del sapere, infatti chi avesse voluto approfondire le proprie conoscenze era obbligato a rivolgersi a centri più grandi di Legnano.

La situazione iniziò a mutare nella seconda metà del XVIII secolo con un editto imperiale emanato durante la dominazione austriaca e datato 31 ottobre 1787, che imponeva l'apertura di scuole gratuite in Lombardia. Però, a Legnano, esisteva già, prima di questo editto, una scuola gratuita sorta grazie ad un lascito testamentario del canonico Paolo Gerolamo Monti, datato 15 settembre 1749. Fu organizzata presso la Collegiata di San Magno, ma poteva accogliere solo poche decine di scolari legnanesi.

Il primo intervento dell'Amministrazione comunale legnanese riguardo alla pubblica istruzione è dell'inizio del XIX secolo, quando il governo cittadino affidò a due maestri la gestione di due classi di scolari, una maschile ed una femminile. È però solamente dal 1832 che furono allestiti dei locali ad uso esclusivo della scuola; precedentemente infatti le lezioni si tenevano in ambienti di fortuna. In un documento del 1848 è riportato che il numero di studenti che frequentavano questa scuola, la cui ubicazione era in via Verdi: 470 per la classe maschile e 475 per quella femminile. Nel 1852 suddetta scuola fu trasferita nell'odierno corso Magenta.

Di questi anni è la fondazione dell'istituto privato Barbara Melzi (1854), con l'allestimento della scuola materna e della scuola elementare. Di rilevanza storica è l'edificio che ospita questo istituto, appartenuto all'omonima famiglia nobiliare. Un forte impulso alla pubblica istruzione si ebbe con la promulgazione della legge Casati (1859), a seguito della quale il comune di Legnano affittò dal marchese Cornaggia uno stabile da adibire a sede scolastica permanente. Nel 1896 l'Amministrazione comunale di Legnano acquistò il convento di Sant'Angelo convertendolo in scuole elementari, le odierne Mazzini, riedificate poi nel 1967.

Lo sviluppo più importante della pubblica istruzione a Legnano si ebbe però nel XX secolo, con la fondazione della stragrande maggioranza dei plessi scolastici che sono giunti sino a noi, cioè le scuole elementari, le scuole medie e gli istituti superiori. Del 1904 è la Scuola Tecnica comunale, diventata nel 1963 "Scuola media Franco Tosi". Della prima parte di questo secolo fu la fondazione di istituti tecnici e professionali che si rivolgevano alle future maestranze delle aziende locali. In questa epoca a Legnano era infatti presente la necessità di formare da un punto di vista professionale i futuri impiegati, tecnici e commerciali, e gli operai specializzati. Furono quindi fondati l'Istituto tecnico commerciale "Carlo Dell’Acqua" (1917-1918) e l'Istituto professionale "Antonio Bernocchi" (1917). A quest'ultimo si aggiunse, nel 1959, l'Istituto tecnico industriale, sempre intitolato a Bernocchi. Nel 1943 fu fondato il Liceo scientifico, seguito nel 1960 da quello classico con ginnasio.

Il Teatro Galleria è situato nella Galleria di Legnano, ovvero in un passaggio coperto inserito all'interno di un edificio che collega piazza San Magno con via XXV aprile. Edificata dall'INA, è stata costruita nel 1954 e ristrutturata nel 1991; sorge dove un tempo c'era un monastero, il convento degli Umiliati.

Per quanto riguarda le compagnie teatrali, la città annovera "I Legnanesi", compagnia fondata da Felice Musazzi e Tony Barlocco, che recita commedie in dialetto lombardo occidentale nella variante legnanese. È l'esempio più celebre di teatro en travesti in Italia. Fondata a Legnano nel 1949, è tra le compagnie più note nel panorama teatrale dialettale europeo.

Tra gli eventi annuali tradizionali si segnala: il Palio di Legnano, la manifestazione più importante della Sagra del Carroccio. L'organizzazione della Sagra è gestita dall'amministrazione comunale e dal Collegio dei Capitani delle Contrade e alla Famiglia Legnanese. Prima del Palio si tiene per le strade una sfilata storica che rievoca scrupolosamente usi e costumi del XII secolo. L'evento ha luogo l'ultima domenica di maggio.
La famosa competizione ciclistica Coppa Bernocchi fa parte del "Trittico Lombardo". E' una classica che si svolge in agosto e prevede la partecipazione di atleti provenienti da ogni parte del mondo.




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