venerdì 11 settembre 2015

STRADELLA

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Stradella è un comune dell'Oltrepò Pavese, parte sulle ultime propaggini collinari, parte in pianura. In questo punto gli Appennini toccano l'estremo limite settentrionale e si avvicinano moltissimo al Po, cosicché la pianura Padana a sud del fiume si restringe in un corridoio detto stretta di Stradella. Stradella si trova alla fine della Val Versa.

Stradella, dall'antico stricta via, di antico non ha certo solo il nome. Il suo centro, di probabili origini romane, si trova sul tracciato della via Postumia. Pare inoltre che la zona, forse per posizione strategica e fertilità dei terreni, fu abitata in precedenza anche da tribù di Liguri e dai Celti. Prima del 1000 compare il nome della Rocca di Montalino che, ancora oggi, sovrasta l'abitato. Qui, in posizione isolata in cima al poggio, si trova la Rocca di Montalino (citata in un documento del Barbarossa nell'XI secolo) che, attualmente adibita a residenze private, presenta finestre differenti per foggia e struttura ed un loggiato cinquecentesco chiuso in seguito alla realizzazione di una veranda. Donata poi al Vescovo di Pavia, che diventa feudatario di Montalino e Stradella, la rocca vede sorgere alla fine del 1100 la bella basilica di S. Marcello in Montalino, importante monumento d'impronta romanica. Teatro di scontri tra i Piancentini e Pavesi, verso la fine del 1200 il borgo venne saccheggiato ed incendiato, cosicché, nel 1300, il Vescovo Guido di Langosco fece costruire a sua difesa le grandi mura di mattoni lunghe un miglio, entro le quali, successivamente, i Visconti fecero erigere la Rocca inferiore. Dopo i Visconti e gli Sforza, gli stradellini seguirono le sorti della Lombardia subendo la dominazione francese, spagnola ed austriaca. Attorno all'800 fu possedimento della casa di Savoia che, dopo la definitiva sconfitta di Napoleone, riprese ad amministrare il borgo.

Vi nacque il pittore Giuseppe Baldrighi. Legato alla città anche il nome di Agostino Depretis, che aveva qui il collegio elettorale, e vi morì nel 1887.

Nell'ottobre 2010 è stata inaugurata a Stradella la Città del libro, il più grande magazzino logistico d'Europa dedicato all'editoria, realizzato da Ceva Logistics: 80.000 metri quadrati con strutture in grado di smistare ogni anno 90 milioni di libri, ovvero il 50% di quelli distribuiti sul mercato italiano.

Nella centrale Piazza Vittorio Veneto, che ospita la Torre medioevale con merli ghibellini, si erge il monumento a Agostino Depretis, il più illustre personaggio della città. Si tratta di un'opera in bronzo risalente al 1894 realizzato dallo scultore fiorentino Antonio Bortone. Molto interessanti sono i bassorilievi che rappresentano alcuni episodi della vita dello statista. Nella stessa piazza si affaccia Palazzo Guarino, realizzato nel 1650, al cui interno si trovano ancora affreschi a carattere mitologico.

La Chiesa Parrocchiale, dedicata a Maria Assunta e ai santi Nabore e Felice fronteggia il palazzo dal lato opposto della piazza. Aperta al culto nel 1491 la chiesa custodisce la cripta detta "Scurolo" con tre altari e decorazioni, il coro in legno del 1700 e lo stupendo organo Serassi che vanta ben 2424 canne. Restando nella piazza Vittorio Veneto si può osservare anche Palazzo Longhi, tipico esempio di barocco piemontese che fino al 1874 è stato sede del Comune.
L'attuale sede del Municipio di Stradella è Palazzo Isimbardi, in via Marconi, dove soggiornò per un breve periodo il Parini e dove si conservano ancora oggi affreschi barocchi. Di grande fascino lo scalone e la cappella oggi Sala della Cultura. Nella piazzetta antistante si trova la Fontana dei 4 Cannoni da dove, già in epoca medioevale, sgorgava l'acqua proveniente dal colle di Montalino. lLa fontana è così denominata dalla dizione dialettale delle 4 cannule dalle quali sgorga l'acqua che, convogliata dalle colline adiacente con appositi canali sotterranei, si immette nelle due sottostanti vasche di granito. Quest'acqua, freschissima, fu bevuta nel 1706 alla mensa del principe Eugenio di Savoia di passaggio a Stradella.
Spettatrice di tanti avvenimenti, che attorno ad essa si sono svolti per oltre dieci secoli, è la Basilica di Montalino. Al suo interno si possono ammirare il soffitto a travi, gli archi dell'abside e quello che resta degli affreschi del Trecento. Tra le chiese della città più interessanti figura anche la Chiesa della Misericordia (l'Oratorio) che risale alla fine del Seicento. Da notare al suo interno i mobili originali dell'epoca, il coro, l'altare di San Giuseppe con la tela del santo ad opera del pittore Araldi che la dipinse nel 1721 e la statua in legno dell'Addolorata. Ai lati due affreschi che rappresentani i cicli della vita di Gesù Cristo.
Di interesse storico è anche il Teatro Sociale in via Ammiraglo Faravelli, costruito nel 1846 dall'architetto Chiappa, con tre ordini di palchi più il loggione: recuperato recentemente ospita una ricca stagione teatrale. Testimonianza del passaggio di Napoleone Bonaparte a Stradella, invece, è il palazzo storico di via Cavour 33, dove l'Imperatore firmò vari editti, organizzò l'occupazione delle zone circostanti e ricevette le autorità locali.

Costituito nel 1979 come Museo archeologico e paleontologico, il Museo Naturalistico "Ferruccio Lombardi"  nasce come "Museo del Po" proprio perché molti dei materiali che ne costituivano il primo nucleo provenivano dal grande fiume. Con il tempo le collezioni si sono arricchite di numerosi reperti che consentono oggi all'istituzione di fornire un'esauriente rappresentazione dell'ambiente naturalistico dell'Oltrepò Pavese.
Le sale sono suddivise rispettando il percorso delle discipline di storia naturale. L'area dedicata alla geologia raccoglie minerali e rocce tipiche del territorio mentre quella della paleontologia conserva fossili risalenti al Pleistocene e al Quaternario. Pannelli didattici che descrivono la vita delle antiche popolazioni dei Proto-Liguri e dei Celti si propongono come spunto di riflessione ai visitatori nell'area dedicata alla Paletnologia.
Le piante si raccontano nella sezione autotrofi mentre gli animali del territorio sono i protagonisti della sezione dedicata agli eterotrofi. Infine, nella sezione ecologica, è possibile approfondire temi diversi tra cui il concetto di specie e il tipo di alimentazione degli animali e il mimetismo.
Molto ricco di testimonianze, il museo si propone come una mostra permanente degli aspetti più naturalistici dell'Oltrepò Pavese.

Stradella è stata per molti decenni uno dei principali centri di produzione della fisarmonica al mondo. Un primato durato fino agli anni '60 di cui esistono importanti testimonianze all'interno del Museo della Fisarmonica situato all'interno di Palazzo Garibaldi, in via Montebello. Qui si trova custodita una delle prime fisarmoniche prodotte da Mariano Dallapé nel 1876. Visto il successo ottenuto da questo primo esemplare, l'artigiano decise di aprire una bottega per avviare la propria attività. Dallapé diede l'esempio e altri lo seguirono. In pochi anni proliferarono le botteghe che poi si trasformarono in vere e proprie fabbriche.
Il Museo della Fisarmonica è stato inaugurato il 22 maggio 1999. L'edificio si articola in tre diverse sezioni: un'area fotografica-documentaristica, una zona che riproduce fedelmente un laboratorio artigiano e una ampia sezione dedicata all'esposizione strumentale. Visitare il Museo di Stradella consente di scoprire i segreti di una ricca e affascinante produzione e di osservare l'evoluzione della fisarmonica dalla prima produzione al periodo di declino.

Dagli anni '60 Stradella è città che accoglie l'insediamento di una fabbrica manifatturiera di impolveratori usati per la distribuzione di polveri in agricoltura, in particolare dello zolfo. La produzione è tutt'ora vitale e ha da parecchi anni reso omaggio alla città natale offrendo macchine con i colori dello stemma stradellino: il bianco e l'azzurro intenso.

L'unica squadra che rappresenta la città è l'Oratorio Stradella che al termine della stagione 2014/2015 ha conquistato la promozione in Prima Categoria. Il giocatore più famoso dell'Oratorio Stradella è stato Gabriele Bongiorni che in questa società ha mosso i suoi primi passi, fino a raggiungere la serie A nelle file dell'Ascoli del presidente Costantino Rozzi. Era nativo stradellino il calciatore Gianpiero Mangiarotti.

Il 6 giugno 1994 la 16ª tappa del Giro d'Italia si è conclusa a Stradella con la vittoria di Maximilian Sciandri.

Nella Pallacanestro la Pallacanestro Stradella è iscritta al Campionato di Promozione, dopo aver militato per due anni in serie D.


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