mercoledì 7 ottobre 2015

RUINO

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Ruino è un comune situato nell'alta collina dell'Oltrepò Pavese, sul lato sinistro della valle del Tidone, nel nodo idrografico da cui si dipartono le principali dorsali collinari dell'Oltrepò. A Ruino si trova uno dei più importanti valichi della provincia di Pavia: il passo del Carmine, che la collega a Zavattarello.

Ruino appartenne nel medioevo ai domini dell'abbazia di San Colombano di Bobbio, e fu incluso nel territorio dell'alta val Tidone soggetto all'episcopato bobbiese. Nel 1164 fu tra i centri dell'Oltrepò assegnati con diploma imperiale al dominio della città di Pavia; nonostante le successive conferme, forse Pavia non riuscì a consolidare il dominio su Ruino, che in effetti in seguito seguì le sorti di Zavattarello, capoluogo della valle, nelle infeudazioni ai Landi (1269), e ai Dal Verme, che dal 1372 ne ebbero ininterrottamente la signoria fino all'abolizione del feudalesimo (1797). Non faceva parte dell'Oltrepò Pavese propriamente detto, ma della giurisdizione dei feudi vermeschi, aggregati al Principato di Pavia. Torre degli Alberi, già Torre d'Albera, faceva parte originariamente del feudo di Fortunago; quando i Dal Verme, feudatari anche di Fortunago, ne furono estromessi, poterono tenere Torre d'Albera, che cominciò così a orbitare sul feudo di Zavattarello e Ruino, pur restando un comune e feudo camerale dell'Oltrepò propriamente detto, non compreso nella giurisdizione dei feudi vermeschi. Nel 1817 fu aggregato al comune di Ruino. Nel 1936 il comune di Ruino e quello di Canevino furono uniti nel comune di Pometo, dal nome della località scelta come nuovo capoluogo. Nel 1937 il territorio di Moncasacco, frazione del soppresso comune di Caminata, fu unito a Pometo. Nel 1938 il soppresso comune di Montù Berchielli fu spartito tra Montalto Pavese (cui andarono il capoluogo Cà del Fosso e la sede parrocchiale Villa Illibardi), Pometo (cui andò la località che dava il nome al comune, Montù Berchielli, con l'antico castello), e Rocca de' Giorgi). Montù Berchielli aveva sempre seguito le sorti di Montalto. Nel 1947 il comune di Pometo fu abolito e si riformarono i comuni di Canevino e Ruino. Tuttavia a Ruino restò il territorio di Montù Berchielli, e la sede comunale rimase a Pometo. Nel 1950 il territorio di Moncasacco fu restituito al ricostituito comune di Caminata, ora in provincia di Piacenza.

La chiesa parrocchiale di San Pietro, eretta nel 1612 venne riconsacrata nel 1790, e dipende con il titolo di prevostura dal vicariato di Bobbio, Alta Val Trebbia, Aveto e Oltre Penice della Diocesi di Piacenza-Bobbio.
Dalla Chiesa di Ruino dipendono:

Santuario di Nostra Signora della Mercede di Montelungo
Oratorio di San Felice da Cantalice al Carmine
Oratorio della Medaglia Miracolosa a Canavera
Chiesa parrocchiale di Sant'Antonio Abate e di Nostra Signora di Fatima a Pometo, parrocchia eretta nel 1949 e sorta dopo lo smembramento da Ruino, dipende anch'essa dalla Diocesi di Piacenza-Bobbio.

Le frazioni di Ruino sono: Pometo, Carmine, Torre degli Alberi, Canavera e Casa Vannone. La Chiesa Parrocchiale dedicata a S. Pietro Apostolo, che conserva al suo interno un' opera statuaria di legno del 1600; il bellissimo Castello di Torre degli Alberi caratterizzato da una torre in pietra e mattoni.


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