lunedì 7 marzo 2016

LE ALPI DEL PLATTA



Le Alpi del Platta sono un gruppo montuoso delle Alpi Retiche occidentali.

Si trovano a cavallo tra Lombardia e la Svizzera (Canton Grigioni).

Il punto culminante è il Piz Platta che raggiunge i 3.392 m s.l.m.

Il toponimo Alpi del Platta si riferisce alla vetta principale del gruppo, il Piz Platta. Il toponimo Monti dell'Avero si riferisce all'Alpe Avero ed al Passo Avero (2.350 m) collocati nella parte sud-occidentale (italiana) del gruppo. .

Il Piz Platta (3.392 m s.l.m.) si trova nello svizzero Canton Grigioni.

Per la sua particolare forma viene avvicinato al più importante Cervino. La montagna è collocata sul fianco della valle d'Avers.

Si può salire sulla vetta partendo da Purt, località di Avers. Si tratta di salire per circa 1500 m mantenendo generalmente la direzione di nord-est.

Confinano:

a nord con le Alpi del Plessur (nella stessa sezione alpina) e separate dal corso del fiume Albula,
a nord-est con le Alpi dell'Albula (nella stessa sezione alpina) e separate dal passo Lunghin,
a sud-est con le Alpi del Bernina (nella stessa sezione alpina) e separate dalla Val Bregaglia,
ad ovest con le Alpi dell'Adula (nelle Alpi Lepontine) e separate dal Passo dello Spluga.
Ruotando in senso orario i limiti geografici sono: Passo dello Spluga, fiume Reno Posteriore, fiume Albula, torrente Giulia, Passo del Settimo, Val Bregaglia, Chiavenna, torrente Liro, Passo dello Spluga.

La Catena Suretta-Stella-Duan si trova in Lombardia e Canton Grigioni.

Prende il nome dalle tre montagne più significative: il Pizzo Suretta, il Pizzo Stella ed il Piz Duan.

Secondo le definizioni della SOIUSA la Catena Suretta-Stella-Duan ha i seguenti limiti geografici: Passo dello Spluga, fiume Reno Posteriore, Val Ferrera, valle di Avers, Forcellina, Passo del Settimo, Val Bregaglia, Chiavenna, torrente Liro, Passo dello Spluga.

Essa raccoglie la parte sud-occidentale delle Alpi del Platta.

Il Gruppo la provincia di Sondrio ed in Svizzera il Distretto di Hinterrhein (Canton Grigioni).

Il gruppo è collocato subito ad est del Passo dello Spluga ed è quindi il primo gruppo delle Alpi Orientali. Culmina nel Pizzo Suretta a 3027 m.

Ruotando in senso orario i limiti geografici sono: passo dello Spluga, Splügen, Reno Posteriore, Sufers, val Ferrera, passo di Niemet, Madesimo, Valle Spluga, passo dello Spluga.

Il Pizzo Suretta (3.027 m s.l.m.) - detto anche Punta Nera - costituisce il monte principale del Gruppo del Suretta. Si trova lungo il confine tra l'Italia (provincia di Sondrio) e la Svizzera. Il monte è collocato subito ad est del passo dello Spluga.

La prima salita ufficiale al Pizzo Suretta è di Arnold Baltzer con Georg Trepp, il 18 luglio 1869, per la cresta NNE. La prima ascensione invernale è di Gaetano Scotti, Angelo e Romano Calegari, il 4 gennaio 1913, per la cresta SE.

La prima salita ufficiale della vetta massima del Suretta è di Arnold Baltzer con Georg Trepp, il 18 luglio 1869, per la cresta NNE. La prima ascensione invernale è di Gaetano Scotti, Angelo e Romano Calegari, il 4 gennaio 1913, per la cresta SE.

La maggiore elevazione delle Cime Cadenti fu raggiunta in prima ascensione da Battista Scaramellini nell'agosto 1906, seguendo la cresta NE, e in prima invernale da C. Re nel dicembre 1940, per la parete W. La Punta Scaramellini venne ascesa per la prima volta (e prima invernale) da Alessandro Grisi ed Ettore Levis, il 6 gennaio 1913, per la cresta NE. Del Piz Ursaregls e della Punta del Lago Gelato non si hanno notizie delle prime salite, mentre per entrambe la prima invernale è di Gaetano Scotti, Angelo e Romano Calegari, il 4 gennaio 1913, per la cresta N del Piz Ursaregls e per il versante NW della Punta del Lago Gelato.

L'articolata conformazione morfologica e l'ampia varietà di terreni che presenta il Suretta, unitamente alla facilità logistica per l'intero gruppo, ha permesso la tracciatura di innumerevoli vie alpinistiche di ogni grado e difficoltà, sia di roccia che di misto roccia/ghiaccio. La vetta massima presenta due vie normali, dal versante elvetico e da quello italiano: la normale svizzera risale la breve cresta NNE dopo aver raggiunto il valico del Surettajoch dal Passo dello Spluga o dal Surettagletscher, senza presentare eccessive difficoltà se non negli anni di scarsi innevamento, nei quali la cresta può presentarsi ghiacciata e obbligare a qualche passaggio su roccia fino al II+; la normale italiana presenta invece due percorsi: uno “classico” dacché frequentato fin dal 1800 dai primi turisti/alpinisti, che risale il versante meridionale della Punta Adami per poi percorrere l'aerea ma facile cresta che da questa risale fino alla vetta massima; a tale via si preferisce ormai abitualmente l'ascesa diretta dal bacino del Ghiacciaio di Suretta Sud, risalendo il ripido pendio nevoso che porta fino alla cresta, a pochi metri dalla vetta.

Le Cime Cadenti rappresentano invece il settore più prettamente “alpinistico” del Suretta, con numerose vie di roccia e ghiaccio che ne percorrono gli speroni e i profondi canali tra di essi. Tra gli itinerari da segnalare, oltre alla via normale che sale dal Ghiacciaio di Suretta Sud per poi percorrere la breve cresta NE, e che può comportare qualche difficoltà se scarsamente innevata, vi sono: la cresta WNW, di difficoltà AD+ (sovente unita alla traversata della cresta sommitale fino al Pizzo Suretta), lo sperone NW della quota 3015 (via Anime Cadenti), difficoltà dal III al V-, i vari canali della parete NW, con vie di ghiaccio e misto con inclinazioni tra i 50° e gli 80°.

Il Pizzo della Casa ha una interessante parete SW, con una via probabilmente aperta da Eugenio Fasana nel 1914, che ne percorre il settore destro con difficoltà di III e IV. Le altre vette del gruppo non presentano interesse alpinistico, e sono facilmente raggiungibili da più versanti.

Non esistono impianti sciistici sul territorio del gruppo. È tuttavia da notare come sui fianchi dell'Altopiano degli Andossi, piede meridionale del Suretta, vennero installati negli anni 1950 i primi impianti di risalita di Madesimo, ai quali venne però rapidamente preferito il versante opposto della Valle dell'Acqua Grande, ove si è poi sviluppato il comprensorio sciistico attuale. Gli impianti sugli Andossi rimasero in funzione fino agli anni 1980-1990.

Il Suretta è scialpinisticamente piuttosto frequentato, soprattutto per la comodità di accesso anche invernale, con partenza da Montespluga. Da qui parte l'itinerario principale, esposto in gran parte a meridione, che si inoltra nel vallone ai piedi delle Cime Cadenti, le aggira e supera ad occidente per portarsi sul versante svizzero e risalire verso il Surettajoch. Tale valico viene sovente raggiunto anche dal Passo dello Spluga, quando la strada viene riaperta, risalendo il più favorevole versante O che ben presto diviene un ampio canale, fino a portarsi alla base dei torrioni delle Cime Cadenti e ricongiungersi all'itinerario "italiano". Dal Surettajoch occorrono generalmente i ramponi (e in certe stagioni una piccozza) per risalire l'ultimo tratto di cresta NNE che adduce alla vetta principale.

Il Piz Timun (3.209 m s.l.m. - detto anche Pizzo d'Emet) si trova lungo la linea di confine tra l'Italia e la Svizzera. Dal versante italiano si trova al fondo della valle Spluga; dal versante svizzero nell'alta Val Ferrera.

Si può salire sulla montagna partendo dal Rifugio Giovanni Bertacchi (2.175 m).

Il Pizzo Stella (3.163 m s.l.m.) si trova sullo spartiacque tra la valle Spluga e la val di Lei, nella provincia di Sondrio, sul confine tra i comuni di Campodolcino, San Giacomo Filippo e Piuro. Dal versante orientale nasce il Reno di Lei.

Si può salire sulla vetta partendo da Campodolcino e passando per il Rifugio Chiavenna (2.044 m).

Il Pizzo Galleggione (3.107  m s.l.m. - detto anche Pizz Gallagiun) si trova sul confine tra l'Italia e la Svizzera. Contorna a nord la Val Bregaglia.
La Cima di Lago (3.083 m s.l.m. - Cima da Lägh) si trova sul confine tra l'Italia (Lombardia) e Svizzera (Canton Grigioni). La montagna è collocata a nord del Pizzo Galleggione ed alla testata della Val di Lei.

Il Pizzo Groppera (2.948 m s.l.m.) è situato nel comune di Madesimo, in provincia di Sondrio, lungo lo spartiacque alpino. Un suo versante è infatti affacciato sulla Valle Spluga, facente parte del bacino idrografico del Po, l'altro sulla Val di Lei, dove scorre il Reno di Lei.

Poco sotto la cima si trova la stazione di arrivo della funivia che collega il Groppera con gli altri impianti sciistici di Madesimo. Da qui infatti si possono raggiungere le piste del comprensorio della Val di Lei e il fuoripista del Canalone.

La montagna ha avuto rilevanza politica nel 1979. Quell'anno infatti Roger Schawinski, fondatore della radio pirata svizzera Radio 24, ha installato sul Groppera un potente trasmettitore in grado di diffondere il segnale della radio in buona parte del territorio elvetico. Fino al 1983 infatti in Svizzera esisteva il monopolio pubblico del servizio radiotelevisivo, monopolio invece abolito in Italia da una legge del 1976. Dopo il 1983 Radio 24 è diventata una radio autorizzata a trasmettere anche dal territorio elvetico.

Si può salire sulla vetta partendo dal Rifugio Chiavenna (2.044 m s.l.m.)

Il Passo di Niemet (2.280 m s.l.m. - detto anche Passo d'Emet) è un valico alpino posto lungo il confine tra l'Italia e la Svizzera. Collega Madesimo in Provincia di Sondrio con Innerferrera nel Canton Grigioni.

Dal punto di vista orografico si trova nelle Alpi del Platta, sottosezione delle Alpi Retiche occidentali tra il Pizzo Suretta ed il Piz Timun.

Dal versante italiano poco sotto il valico si trova il Rifugio Giovanni Bertacchi (2.175 m).


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